12 gennaio 2014, Teatro Studio Frigia 5, ore 16.15, Milano, zona Precotto, non
distante da Gorla, luogo di nascita di Emilio Praga,
recital-concerto.performance dedicato alla Scapigliatura.
Cristalli d’Ombra
Una pallida giostra/di poeti suicidi (A. Boito)
(s)concerto scenico tra Scapigliatura e Belle Époque
Testi: U.I. Tarchetti, E. Praga, G.Camerana, L. Gualdo, G.P. Lucini, R.
Novatore
In scena: Paul Spaziani (voce) e Giuseppe Della Ragione (musica)
Regia: Letizia Corsini
Poeti italiani, raminghi e a disagio nel nascente triangolo industriale
Genova-Torino-Milano, lascitari della poesia simbolista francese e del
decadentismo europeo elaborano marginalmente una sorta di stilnovismo
delle tenebre. Esemplare e unificante è solo questo disagio, dal
magistrato scapigliato Camerana che non pubblicò mai le sue poesie
perché inconciliabili con la sua immagine pubblica e morì suicida (per
una femme fatale russa?), fino all’anarchico autodidatta Novatore che
divenne poi hold-upper e venne ucciso a Genova dai carabinieri.
Ma non è un hommage à o una peregrinazione accademica tra i
dimenticati delle lettere italiane: i soliti elementi di un rito che ci
è caro, il petrarchismo dark e velenoso, avvolti umoristicamente in un
trovarobato vintage vaghissimamente glam-rock per un teatro
derisoriamente cerimoniale (ma cerimonialmente insolente). Ma la storia
antiquaria irrisa da Nietzsche è solo un oggetto di transizione o un
provocatore ottico (auditivo, psichico?) à la Max Ernst, qualcosa per
rimarcare ancora di più come qui tutto sia artificiale, out of order,
ritrovato e improbabile e il giocattolo storicistico sia solo una soglia
che conduce a quell’intensità immemoriale che è l’obliato da sempre,
un’immediatezza magica che rende estranei per sempre a tutte le Storie.
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