La vana attesa

 

Nel chiuso tuo riparo, o seme, in vana attesa sei.

Cos’è che aspetti? Di germogliare,

di diventar virgulto, tenero bocciòlo , fiore, frutto,

oppure bruco, crisalide, farfalla,

cucciolo animale, uomo adulto?

E poi che fai, esplodi in colori,

sai di buono, rallegri la vista,

rianimi i palati, spicchi il volo,

tenti mondi lontani nei quali avventurarti e conquistare?

Ma, fiore, tu poi vieni reciso, alquanto mesto stai

disposto in centrotavola con i disanimati tuoi fratelli .

Frutto maturo, goloso ed invitante,

strappato a viva forza all’albero tuo padre

finisci triturato ( orrenda fine ! ) dalle mascelle avide

proprio di chi con cura ti aveva coltivato.

Farfalla gentile, lieve, variegata, in danza silenziosa

plani, volteggi, pudica suggi i mieli e poi rivoli

finché trafitta sei da mani ostili, e resti in croce.

Destino peggiore è riservato a te,

creatura perfetta, orgoglio del divino,

sogni, crei, agisci, pensi, realizzi opere ed incanti,

arrivi a crederti demiurgo o dio in persona

ma viene il giorno in cui termina la magìa:

finisci sotterra.

Bocciòlo , fiore, frutto ,bruco, crisalide, farfalla,

cucciolo animale oppure uomo, ritorni inconsistente,

irrimediabilmente giacente in marcescenza

in lento lento deterioramento.

 

(pubblicata sull'antologia "Percorsi di poesia"-marzo 2000-Book editore)