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Francesca Santucci LA MADONNA DEL GRANDUCA DI RAFFAELLO SANZIO
(Antologia AA., VV., "Poetesse e scrittrici d'Italia", Scritti d'arte, Tomarchio Editore 2025)
Ben poteva la
pittura, quando questo nobile artefice morì, morire anche ella
che quando egli gli occhi chiuse, ella quasi cieca rimase…
La rappresentazione della Vergine insieme al Bambino arrivò in Occidente attraverso l’iconografia bizantina ma, secondo la tradizione, la rappresentazione classica voleva la Madonna in posizione frontale orientale, con il Bambin Gesù benedicente. Successivamente venne abbandonato questo tipo di raffigurazione, che lasciò spazio ad una posizione più intima dei sacri personaggi, con la Madre che allattava o stringeva o fissava in preghiera il Figlio, oppure entrambi in trono, o insieme intenti ad una lettura. Furono proprio le Madonne il tema prediletto da Raffaello, punta massima del classicismo cinquecentesco, colui che più di ogni altro riuscì ad equilibrare estetica e morale, trascendenza e realtà, fissando dei tipi che ebbero un tale successo da tramandarsi fino a tutto l’Ottocento.
Sul tema,
interpretato appunto nella nuova visione più intimistica, con
opere incantevoli, eseguite soprattutto durante il lungo
soggiorno a Firenze, Raffaello ci ha lasciato numerose
variazioni, per le quali ancora oggi è giustamente famoso,
creazioni che sono tra le più belle dell’arte rinascimentale,
ultima testimonianza dell’elegante tradizione fiorentina
quattrocentesca che interpretò il tema della sacra maternità
in modo naturalistico ed umano, forte della concezione che il
divino trascenda anche nell’umano, sostituendo tale
interpretazione a quella che la voleva statica e ieratica.
E le Madonne più belle di Raffaello sono proprio quelle in cui più sentito è il motivo d’amore, come nel dipinto La Madonna del Granduca, considerata dalla critica il prototipo della Madonna raffaellesca.
Il nome di quest’olio
su tela è dovuto al Granduca di Toscana Ferdinando III, che,
dopo aver acquistato l’opera, nel 1799 per la sua camera da
letto, non se ne separava mai, impedendone la visione ai
numerosi copisti che ne facevano richiesta.
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