La Rosa come Fiore, come Amore, come Mamma: 

poesie di Francesca Santucci




La rosa piu' bella

 

Non vorrò mai vederti

tremante sui fornelli

mentre accomodi sul naso

gli occhiali che celano

i tuoi begli occhi verdi.

Oppure disfatta

trascorrere le ore

sprofondata nei pensieri

e nei ricordi di gioventu'.

Ti vedrò sempre immobile,

ferma nella memoria

a quando orgogliosa

m' additavi  alla gente

come la rosa piu' bella

del tuo giardino,

ed eri tu, invece,

a splendere rigogliosa.

Ti prego, madre,

non sfiorire, per me.

Ad una rosa

Mille volte ancora

stringerti tra le mani

ed inebriarmi

al profumo antico

dei tuoi velluti.

Le rose

Sbiadirono e subito sfiorirono  poi le rose precoci

che s’erano votate in primavera

ai raggi tiepidi del sole, ancora non al suo fulgore,

e profumi non ebbero.

Quelle sbocciate in giugno, invece, avvamparono

 i velluti, riarsero sferzate dal caldo

che abbrucia e sfogliarono anch’esse, ma intanto

 fragranti esalarono gli umori.