Elizabeth Barrett, la più grande poetessa inglese, definita  la Shakespeare al femminile, nacque il 6 marzo 1806 a Coxhoe Hall, presso Durham nello Herefordshire. Trascorse per circa quarant'anni una vita da seminferma, a causa di un caduta da cavallo che le aveva leso la spina dorsale e al trauma per la morte dell'amato fratello Bro, traendo conforto solo dai libri e dalla compagnia del cagnolino Flush. 
Il 10 gennaio del 1845 le arrivò la prima lettera del poeta Robert Browning che le dichiarava tutta la sua ammirazione, alla quale Elizabeth rispose, intrattenendo con lui una corrispondenza durata un anno, cui seguì il matrimonio celebrato segretamente a causa dell'ostilità paterna, la fuga in Italia, la ritrovata salute grazie all’amore e alla maternità, e la passione per la causa indipendentista italiana. 
Morì a Firenze il 29 giugno del 1861.
Varia fu la produzione di Elizabeth, memorabili i suoi versi sull'amore, romantici ma non manierati, indimenticabili soprattutto quelli dedicati al  suo Robert, raccolti nel libro 
Sonetti dal portoghese”.

 

 

O rosa!

di Elizabeth Barrett Browning

(1806-1861)

 

O rosa, chi oserà più chiamarti

chi oserà più chiamarti così?

Non più rosea, non più morbida,

non più soave; ma arida e secca

come fili di stoppia. Tenuta sette

anni rinchiusa, i tuoi stessi titoli

ti fanno ora vergogna.

La brezza che soleva alitare su te,

e rapirti un odore che profumava

la valle per tutto il giorno, se soffiasse

ora, passerebbe senza raccoglierne un profumo....

Il sole che su te splendeva, e mescolava

la sua gloria nel tuo magnifico calice

talché il raggio pareva fiorire, e il fiore

sembrava ardere, se brillasse ora

su te non potrebbe più colorirti . . . .

Il cuore però grave; ti riconosce;

il cuore solo! Il cuore ti sente odorosa,

ti vede bella, ti giudica perfetta.... Sì;

e ama più te, or morta rosa, delle rose

superbe che la freddo-sorridente Giulia

porta nei balli. Oh, resta su questo cuore

che pare si spezzi sotto di te!  

 

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Elizabeth Barrett Browning