NOTE CRITICHE

 

Di amore, di morte - Teseo editore - 2000

 

Genere > Poesia
Titolo > Di amore, di morte
Editore > Teseo editore
Pagine > 55
Home Editore > http://www.teseoeditore.it/catalogo/poesia.html
 
Nota critica di Gino Scartaghiande (Quarta di copertina del libro "Di amore, di morte")
 

Abbiamo tra le mani un piccolo "libro aureo" di rara autenticità. La parola vi sorge e vi si concretizza, come ferma vitalba di idee, in una esemplare zona di contemplazione, dove cuore e ragione vanno insieme, anima e corpo tengono strenuamente ogni loro dato esistenziale, a fronte di qual si voglia alienante reificazione dei linguaggi e delle mitopoiesi letterarie.
Un libro che paga altissimo in termini di impegno personale, che sa ancora far risuonare una voce profetica nel tempio infestato dai mercanti. Pietrangeli si cala in un punto cruciale dell'attuale "offesa" letteraria all'uomo, lì dove sono stati consumati i misfatti poetico esistenziali dei nostri anni, ed anche prima e oltre. Si fa goccia di sangue viva; persona, che proprio nell'attraversamento della sua parte di inferno contemporaneo, ma con un occhio di pietà e di silenzio quasi sbarbariano, non perde di vista quella terra d'innocenza ultima, di quella" terra promessa", già
rivelataci da Ungaretti, che è conquista di assiduo lavoro e di libertà. È un libro questo, che ha centrato il tema, che "venera" "Gli dèi immortali anzitutto", o "quindi gli eroi gloriosi", come limpidamente Sbarbaro traduce da Pitagora. E ancora vi si avverte la presenza di un Penna più intimamente ontologico e fondativo di un pensiero, e meno idillicamente novecentesco o addirittura manierista, da cui Pietrangeli sa trarre un lessico di alto decoro ed originalità.

 

 
 
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Di amore, di morte - Kult Virtual Press - 2002
 

Scheda e book:
 
Genere > Poesia
Titolo > Di amore, di morte
Editore > Kult Virtual Press
Pagine > 76
Download > http://www.kultvirtualpress.com/download/Enrico%20Pietrangeli%20-%20Di%20amore,%20di%20morte.exe
File > exe
Spazio > 286 kb
Home Editore > www.kultvirtualpress.com
 
Nota all'edizione elettronica di Francesco De Girolamo:
 

Ho molto apprezzato questa opera prima poetica di Enrico Pietrangeli.
I testi hanno una compattezza ed un rigore formale decisamente inconsueti tra le tante raccolte di versi circolanti su carta o in rete, in questi anni di indiscriminate produzioni poetiche - spesso velleitarie ed autoreferenziali - cui fa da contraltare (a mo' di comoda rappresaglia) un quasi assoluto disinteresse critico per quanto di realmente meritevole, in questo poco esaltante "mare magnum", ogni tanto appare. La raccolta nasce da un vissuto denso ed emblematico, ma non si ferma a darne una mera testimonianza emotiva. Cerca sempre, spesso trovandolo, a mio avviso, un suo autentico destino stilistico, caratterizzato da un costante rifiuto di una musicalità diretta, di ogni facile "orpello", per un andamento ritmico più variegato, ora colloquiale - ma senza edulcorante affabilità - ora ironicamente declamatorio, ora attingendo ad una sorta di scarnificato "flusso di coscienza" in versi.
Con una chiara parentela con un certo "maledettismo" francese, per una sua acre propensione al disincanto, e con la scandalosa cristologia eretica pasoliniana, che sposa ad un'intima purezza di sguardo, un'indocile corporeità, tutta l'opera si contraddistingue per la sua avveduta ricerca formale e la sua esemplare originalità di esiti, fornendoci la prova indiscutibile di una incoraggiante, ma non conciliante, vocazione poetica.

 


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In un tempo andato con biglietto di ritorno - Proposte editoriali - 2005

 
Genere > Narrativa italiana
Titolo> In un tempo andato con biglietto di ritorno
Editore > Proposte editoriali
ISBN > 88-87431-45-0
Pagine > 212
IBS > http://www.internetbookshop.it/ser/serdsp.asp?shop=2370&isbn=8887431450
 
Nota di Donato Zoppo:
 

Se Lorenzo – protagonista del romanzo – fosse nato altrove e in un altro tempo storico, "In un tempo andato con biglietto di ritorno" non sarebbe stato la stessa cosa. Questo perché il vero grande protagonista dell’opera è il tempo: gli anni ’70, in particolare uno scorcio calante, ricco di fini e nuovi inizi, quell’arco che va tra il 1978 e il 1980. E un luogo: Roma. Enrico Pietrangeli ha avuto un grande merito: quello di aver fotografato con efficacia un periodo storico tra i più intensi della storia d’Italia. Un’epoca di piombo, di lotta e di stragi, di arancione e di incensi, di nascente tossicodipendenza e musica camaleontica - dagli ultimi fuochi del pop all’incalzante disco-music -, di fughe su furgoni colorati e di autostop, di grandi raduni e di disperate solitudini. E’ un romanzo di formazione: quella del giovane Lorenzo, genitori separati, ideali e passioni frementi, sete di conoscenza ed esperienza in una cornice storico-sociale di grandi mutamenti. L’autore con un linguaggio semplice e diretto scava a fondo nel travaglio di una generazione e così rende partecipe il lettore, facendogli scoprire abitudini e pensieri che oggi sembrano lontani chissà quanto ma che in realtà sono proprio dietro l’angolo, poco più di vent’anni fa. E’ che i tempi odierni corrono velocemente e i nostri anni ’70 - anni "nati dal fracasso", ricordava un altro Pietrangeli, quel Paolo simbolo anch’egli di un’epoca che non c’è più – pur avendo portato grandi cambiamenti di costume, sono oggi un ricordo per lo più negativo. Un libro come questo restituisce invece la vitalità palpitante e l'intensità di quegli anni: contradditori sì, ma vissuti.

 
 

 

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