www.letteraturaalfemminile.it Natale 2004
 

Gloria a Dio nel più alto dei Cieli

e pace in terra agli uomini che egli ama!

(dal Vangelo secondo Luca)

 

 

Fu  l'evangelista Luca a riferire estesamente le vicende della nascita di Gesù, con i dettagli che poi sempre hanno accompagnato la tradizione popolare, fissandosi nel "presepio": la stalla, la mangiatoia, i pastori, gli angeli.
E fu Dionigi il Piccolo, nel VI secolo, a stabilire nel 754 dall'origine di Roma  la data di nascita di Gesù; quest'anno divenne, così, il primo dell'era cristiana e base della numerazione in vigore ancora oggi in quasi tutto il mondo.
Successive indagini  hanno poi rilevato che Dionigi commise un errore di calcolo; la data di nascita  di Gesù va anticipata di 7 anni.
Nei primissimi tempi la grande festa cristiana che celebra la nascita del Redentore, il 25 dicembre, proprio per la discordanza di calcolo non veniva celebrata ovunque nello stesso giorno. Gli Orientali festeggiavano la "Teofania" il 6 gennaio, commemorando insieme la venuta di Cristo sulla terra e la rivelazione della sua divinità ai Magi.
Si suole pensare che sia stato Papa Telesforo, intorno all'anno 138, ad istituire la festa liturgica del Natale, ma è più probabile che sia entrata in uso quando sorse la Chiesa, perché i fedeli ricordassero il mistero dell'amore divino, ma fu Papa Giulio I, nel IV secolo,  a fissare la data del 25 dicembre, data a cui si risalì con certezza dopo le approfondite  ricerche  che fece fare negli archivi dell'Impero, custoditi in Roma.
Dal VI secolo fu permesso ai sacerdoti di celebrare non più solo la messa nella ricorrenza del Natale (uso praticato già nel IV secolo), ma tre funzioni: la prima, della notte; la seconda dell'aurora; la terza del giorno.
Nel Medioevo per rendere più solenne la festa, si officiavano anche i "misteri", rappresentazioni drammatiche di scene tratte dalla storia sacra, che duravano diversi giorni e  venivano recitate nelle piazze, nei chiostri e nelle chiese.  In quell'epoca il popolo cantava i "Natali", brevi commossi cantici che ricordavano i canti dei pastori per la nascita di Gesù.
Ai giorni nostri, in quasi tutti i paesi cattolici, fra i costumi natalizi sopravvissuti restano la Messa di Mezzanotte ed il Presepio (dal termine latino "prae", innanzi e "saepes", recinto), che ricorda simbolicamente la nascita del Redentore;  la  tradizione attribuisce a San Francesco d'Assisi la prima ricostruzione scenica dell'evento, ma sembra che il primo presepio sia comparso a Napoli, nel 1025, nella cappella di Santa Maria al Presepe.
Non vi è stato pittore di quadri sacri , non vi è stato poeta, romanziere o drammaturgo  che non abbia sentito il bisogno di esprimersi e comporre su questo tema della più  elevata ispirazione: la nascita del Cristo Redentore!

Francesca Santucci

             

 


 

 

 

 


 

in sottofondo l'Ave Maria di Gounod