Un incontro

  Racconto breve

 

Era o non era lui, lì seduto su quella panchina fredda?Non era possibile, forse era solo l’illusione della mente ma …. Era vivo, si muoveva e, a poco a poco, a lenti passi, si incamminò verso l’uscita del parco.
Dopo tanti anni lei lo rivedeva per la prima volta: un po’ stanco, non più allegro ragazzo, appesantito forse dal tempo.
Si, quanto diverso dal giovinetto sfrontato e pieno di vita che un giorno ormai lontano l’aveva seguita con sguardo ardente e trepida emozione su quell’autobus affollato.
Lo rivedeva mentre un po’ affannato cercava di parlarle di qualunque cosa pur di farsi notare fra la folla di passeggeri e rendersi presente anche solo con il luccichio di quegli occhi birichini, in quel momento così intensamente puntati sul suo volto.
Poi c’era stata la ‘loro’ storia d’amore: un sentimento forte e tenero a un tempo, cresciuto di giorno in giorno come un esile fiore su un sentiero di montagna che le intemperie avevano purtroppo stroncato dopo qualche tempo. Aveva lottato il povero fiore, sì, e tanto, sino a quando un fulmine estivo ne aveva incenerito i petali ormai già un po’ sbiaditi.
Ed ora, a distanza di tanti anni, una vita ormai, ella lo rivedeva in maniera del tutto imprevista e, come quella prima volta, ne riconosceva il volto ancora un po’ spigoloso e dai lineamenti irregolari.
Avrebbe voluto dirgli subito, di getto, tante cose, fatti e avvenimenti avvicendatisi rapidamente negli anni e di come lei tanto spesso lo avesse pensato e quanti sbagli avesse commesso nel suo ricordo …..
Ma non fu così. Riuscì a stento a sollevare una mano, forse volendo abbozzare un saluto, ma ormai egli era lontano.
E non l’aveva nemmeno vista.

                                                                                         Maddalena De Leo

1997