Alice  and  Hugh

 

                                                                                                      

The red rose paled before the blush

      That mantled o’er thy dimpled cheek;    

The Peach-bloom faded at the flush

That tinged thy beauty ripe and meek.

 

Thy milk-white brow outshone the snow,

Thy lustrous eyes outglanced the stars;

Thy cherry lips, with love aglow,

Burned ruddier than the blood-red Mars.

 

Thy sweet, low voice waked in my heart

Dead memories of my mother’s love;

My long-lost sister’s artless art

Lived in thy smiles, my gentle dove.

 

Dear Alice, how thy charm and grace

Kindled my dull and stagnat life!

From first I saw thy winning face

My whole heart claimed thee for my wife.

 

I thought you’d make me happy, dear,

I sought you for my very own;

You clung to me through storm and fear,

You loved me still, though poor and lone.

 

My love was centred all in self,

Thy love was centred all in me;

True wife above all pride and pelf,

My life’s deep current flows for thee.

 

The finest fibres of my soul

Entwine with thine in love’s strong fold,

Our tin cup is a golden bowl,

Love fills our cot with wealth untold.

 

Alice e  Hugh

 

(traduzione italiana di Maddalena De Leo)

 

La rosa rossa impallidiva dinanzi al rossore

Che ricopriva le tue guance increspate

La freschezza della pesca si perdeva nella vampa

Che sfumava la tua bellezza matura  e dolce.

 

La tua fronte del color del latte eclissava la neve

I tuoi occhi splendenti guardavano oltre le stelle;

le tue labbra color ciliegia, ardenti d’amore,

bruciavano rosse più del sanguigno Marte.

 

La tua voce dolce e sussurrante evocava nel mio cuore

Memorie antiche dell’amore di mia madre;

il fascino semplice di una sorella da lungo perduta

viveva nei tuoi sorrisi, mia graziosa colomba.

 

Cara Alice, in che modo il tuo fascino e la tua grazia

Hanno ravvivato la mia vita piatta e intorbidita!

Da quando per la prima volta vidi il tuo volto vincente

il mio cuore tutto ti pretese come moglie.

 

 

Pensai che mi avresti reso felice, mia cara,

ti volli proprio mia;

ti aggrappasti a me nella tempesta e nella paura,

e mi amasti lo stesso, anche se povera e sola.

 

Il mio amore era tutto accentrato su se stesso

Il tuo faceva capo tutto a me;

Una moglie vera al di là di orgoglio e denaro,

il flusso profondo della mia vita scorre verso di te.

 

Le fibre più intime della mia anima

Sono intrecciate saldamente alle tue,

la nostra tazza di latta è una coppa d’oro,

amore riempie la nostra casetta di una ricchezza    

                                                 che non ha parole.

 

 

   (pubblicato in ‘Il Notiziario per i Soci Italiani della Brontë Society, aprile 2002)