Il viaggio

 

Fu assai sofferta la giornata,

rotte le gomene il veliero urtò

sulla banchina e con cigolio

orrendo d’ossa spezzate s’inclinò

a babordo, come a cercare

un riposo a lungo atteso.

 

Tra le vele ammainate

Avvolgemmo/nascondemmo il vento di un sorriso.

 

Ma il capitano voleva ripartire

alla svelta, impose doppi turni

e niente vino;

c’era un discorso interrotto

da riprendere, una disputa

antica tra lui e il mare,

però noi che c’entravamo?

In ogni caso riparammo le ferite

inchiodando al fasciame la franchigia

e al sorgere del sole abbandonammo l’isola,

riprendemmo il viaggio senza fine.   

 

(da "Su nuove e antiche forme", Edizioni del Leone, 2003)