Convegno:

"L'infanzia rubata:

realta' del disagio infantile".

“L'infanzia rubata: realtà del disagio infantile nel mondo di oggi" è il tema del convegno che si è tenuto ieri al teatroDonizetti, sotto il patrocinio della Regione Lombardia, della Provincia e del Comune di Bergamo, per sensibilizzare sui problemi dell'infanzia. Insieme l'iniziativa vuole anche promuovere l'azione del volontariato come risorsa per contrastare i disagi dei bambini del Terzo Mondo: dall'Africa all'India. ma anche nella vecchia Europa, in particolare in Russia.
Al convegno hanno partecipato Hèlène Ehret, presidente dell'associazione  Missione Calcutta, Ennio Bordato, presidente dell'associazione “Aiutateci a salvare i bambini”,  Tullia Vecchi, presidente della Nepios, Carlo Saffiotì, consigliere regionale al Pirellone, dove è presidente della commissione Sanità e Assistenza.
L'iniziativa è stata organizzata dall'Istituto della Real casa Savoia(Ircs) in collaborazione con l'associazione internazionale Regina Elena e il circolo culturale Emanuele Filiberto di Savoia, che, tramite il presidente della delegazione italiana, generale Ennio Reggiano, ha consegnato la «Medaglia della carità» a HèlèneEhret. Il riconoscimento- concesso solo in casi particolari - viene dato a persone che si sono distinte per la loro opera di beneficenza.
Hèlène Ehret - tra le attività umanitarie – ha promosso l'adozione a distanza di numerosi bimbi indiani, inoltre ha contribuito a far costruire ospedali, case.pozzi. "Un'infanzia normale- spiega Lorenzo Gabanizza, segretario nazionale Istituto della Real casa Savoia - purtroppo è un privilegio di pochi. Nel mondo ci sono milioni di bambini sfruttati, che vivono in miseria e ai danni dei quali vengono commessi abusi indicibili. Non possiamo far finta di niente e continuare a vivere la nostra vita incuranti di ciò che accade dall'altra parte del mondo. È importante capire che anche salvando un solo bimbo, con quella che può essere la semplice adozione a distanza. avremo fatto tanto per il futuro dell'umanità”.

(articolo pubblicato sull'Eco di Bergamo del 13/6/2004)