Le Poesie di Anna Santoro

 

Quattro poesie d’amore (?), due di semidisperazione e una risoluzione

                                                                  

 

E se di

seduzione noi

trattiamo quando - di

tanto in tanto - ci

incontriamo e

ridiamo tra due dita

- occhi carboncini

labbra accese - e ci

prende la voglia di

narrare

: cose assurde

  pensieri un po’ squagliati

  accadimenti vari

  straordinari pensieri

                                e

ci diciamo a

turno mille cose e

volano foglie tra noi

volano sorrisi.....

 

 

Se potessi tagliuzzare i

tuoi pensieri e col

dito farne

ricciolini come si

fa con la pasta degli

gnocchi

 

Se potessi mordere i

tuoi sguardi

- quelli che non hanno

per oggetto me -

frantumarli come

vetro infranto

 

Se potessi contenerti

come un cesto di

fragole e lamponi

 

Se potessi amarti

 

Se davvero basta un

po’ di vino per

farti considerare in

altro modo tutto il

mondo e

farti questi occhi

zuccherosi come caramelle e

liquefare il cuore e il

sorriso... e

farti sporgere a

stringermi la mano ad

ammiccare col gesto e con lo

sguardo........

 

allora io

raccolgo i miei pensieri

come un manto mi ci

avvolgo lontana dagli

sguardi e dai

commenti malevoli che fai e

vado via ancheggiando

 

 

Racimolati dalla

meschina scopetta del

nostro spellacchiato tempo ci

siamo incontrati

 

Le dita elettrizzate nel

saluto consueto

tastavano sgomento

reciproco incapsulato in

spaventate occhiate

 

Nell’urto di tanta emozione si

sono sbriciolati

sorrisi e rachitiche nebulose di

pezzetti d’amore

Ci sono - a volte vorremmo

farne a meno e riposarci- ci

sono antagonismi così

forti che le dita rimangono di

ghiaccio e si spezzano con

rumori secchi e netti

 

Ci sono antagonismi così

fieri aquile uccise al

primo colpo

becco schiuso dalla

malinconia e dall’impensato

inopportuno addio

 

Ci sono antagonismi che

fanno tremare il

sangue nelle vene

 

 

Ma nella pancia si fa una tale

confusione tra chicchi di grano

semi di passiflora azzurrata e

mattoni roventi di dolore e

soffi caldi come quelli che la

madre soffia sulle

guance gelate dei bambini e su quelle

testine ricciute e sbarazzine

 

 

C’è una cupezza nelle persone

       intelligenti (quelle che

            hanno capito tutti i meccanismi le

                                    perversioni i trucchi quelle certe che il

                                         cinismo sia coscienza)

 

C’è una cipria attorno alle persone

      benestanti (quelle che da sempre hanno

           avuto facile la vita e si credono

                forti prive di ideologie castranti perché si

                     sono sempre tanto divertite)

 

C’è una stupidità nelle persone

      ignoranti (quelle che non hanno idea di ciò che

           accade realmente attorno a loro e che ripetono con

                occhi rimbecilliti e persi quanto sia bello

                                         semplicemente vivere e godere)

   

Degli studi e delle

                             riunioni della ruga tra gli

                       occhi e delle mediazioni con

                  spalle bovine e con porcine mani

             sono stanca

 

Coi tempi del

  sole e della pelle con i

    tuoi sorrisi di bambino con il

       fremito delle ali di

         farfalle con la luce che

            dietro le montagne fondali

              disegna di teatro con

                 vecchiette dignitose che mi

                    aspettino per entrare nella fiaba con

                      bambini seriosi o

                         scapestrati con saette

                           d'amore e di dolore con

                             mani bianche artigli affusolati con

                                sorrisi e sogghigni di

                                   stranieri col mio

                                     volto perplesso di

                                        mattina alla fine

                                           augurandomi il

                                             buon giorno con le

                                               erbette dei prati e con

                                                 calabroni scostumati con

                                                   galline del tutto rintronate con le

                                                     code dei cani in immediato

                                                       scodinzolamento con

                                                         musiche amiche sovente

                                                           sorprendenti con

                                                            libri amati e libri da

                                                             esplorare con tutta insomma

                                                               questa vita ogni giorno infinita

 

voglio stare